“10.000 cuori, 8 rioni, un fiume”
Questo il motto che accompagna l’evento del Palio, giunto alla sua 5° edizione. Manca ormai meno di una settimana al 10 di Agosto 2018, giorno nel quale gli equipaggi degli otto rioni si affronteranno a colpi di pagaie per conquistare l’ambito drappo rosso, il Palio.
Ciò che rende speciale l’evento a cui parteciperemo va senza dubbio ricercato nella sua stessa anima. Sì, il Palio ha un’anima preziosa ossia l’amore per la propria città, declinato in ciascun rione di cui Subiaco si compone. Attraverso il Palio stiamo riscoprendo l’importanza della vita comunitaria che trova nell’unità tra diversità la sua essenza, la sua vivacità. Rappresenta quindi una grande sfida culturale dove differenza diventa sinonimo di confronto, dove competizione equivale a goliardia ma anche e soprattutto ad attaccamento e salvaguardia del proprio rione.
Il Palio poi ha una caratteristica speciale, che mi affascina da sempre: ciascuno di noi ne detiene una piccolissima parte ma trova pieno compimento solo nel NOI.Il Palio infatti è meravigliosamente NOSTRO. È di ciascuno di noi, di chi fatica sul gommone cercando di conquistare la vittoria a colpi di pagaia ed ugualmente di chi fa il tifo con il cuore in gola per l’emozione, di chi gioisce per la conquista di quell’ambito drappo rosso e di chi si commuove per non essere riuscito nell’impresa.
Palio non è altro che una danza dove passato e presente si prendono per mano arrivando a sfiorarsi: il 10 agosto del 369 dC, quando Subiaco emise i suoi vagiti come un bambino appena venuto alla luce corre incontro per abbracciare il 10 agosto 2018. Ad unire queste due mani apparentemente così lontane eppure così vicine il nostro padre, il Fiume Aniene, dettando il tempo di questa infinita danza.