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RIONE
MONTORE
LA GROTTA

Dopo dura battaglia la vittoria

Equipaggio

  • Simone Trombetta CAPITANO
  • Alessandro Tantari VICE-CAPITANO
  • Emiliano Miriello
  • Marco Crestani
  • Giordano Appodia
  • Francesco Pelliccia
  • Paolo Pizzelli
  • Damiano Lauri
  • Enrico Vannoli
  • Daniele Lauri

Il rione Montore la Grotta, assieme a quello di Vignola ed in parte a quello di San Lorenzo, è sicuramente uno di quelli più decentrati dal centro di Subiaco, sebbene vanti antichissime radici. Infatti, il suo territorio è situato alle pendici di Morra Feronia, una monumentale ipogea che fin dall’antichità era stata associata al culto pagano della Dea e successivamente Ninfa Feronia. Una dea benefica simbolo di fertilità cara ai Sabini prima ed ai Romani poi, simbolo protettrice dei boschi, delle messi e della fecondità in generale, celebrata dai malati e dagli schiavi affrancati. Un luogo la cui spiritualità non ha lasciato indifferente neppure il mondo cristiano.

In comune con il rione confinante di Vignola c’è la grande devozione per Santa Chelidonia, santa benedettina dell’XI secolo di origini abruzzesi, il cui eremo è oggi più che mai tenuto in considerazione ed in ottime condizioni. Una curiosità: Chelidonia in greco significa rondine e proprio come questo nobile ed indomabile uccello la santa abitò in stretta comunione con Dio e questi luoghi per più di mezzo secolo.

Sempre in ambito cristiano va sicuramente segnalato che, fin da quando c’è il culto della Santissima Trinità, le compagnie di Subiaco e dei Paesi limitrofi sono sempre passate per i territori di Montore la Grotta per recarsi al Santuario di Vallepietra. Più recente, in quanto risalente soltanto al secolo scorso – ma non per questo meno caro ai residenti -, è il culto della Madonna del Buon Consiglio: da cinquant’anni esiste la cappellina a Montore che rappresenta uno dei simboli del territorio rionale oltre che uno dei punti di ritrovo e di riferimento.

Dal punto di vista storico all’interno del territorio rionale, e precisamente in Contrada Valle Spadare e Relutta, nel 1528 si svolsero delle battaglie molto sanguinarie tra gli eserciti di Papa Clemente VII e la famiglia degli Orsini opposta a quella rivale dei Colonna. A triste testimonianza di queste battaglie, nelle due località sono stati ritrovati resti umani dei soldati, spade, lance ed elmi.

Relutta in particolare significa luogo di lutto. Da qui la scelta, in segno di ricordo e di rispetto, del colore viola all’interno del proprio stendardo, unito a due spade incrociate ed al fiero motto “dopo dura battaglia la vittoria”.

Ed un popolo fiero e soprattutto operoso gli abitanti del rione Montore la Grotta lo sono sempre stati. Ottima zona anche dal punto di vista vinicolo, oleario ed agricolo, ancora oggi sono molti i sentieri visibili utilizzati dagli allevatori secoli addietro per la transumanza del bestiame verso Monte Livata e la Marsica.

Rioni amici sono in particolare quello di San Lorenzo, con cui vanta diverse affinità culturali, e Prestecata per consolidati scambi commerciali avvenuti in passato.
Rioni rivali Vignola, spesso vista come una rivale commerciale, e la Missione per il loro atteggiamento un tantino snob nei loro confronti in passato.

Marcia del Rione

Siamo i nuovi venuti, qualcuno dice gli ultimi. Male!
Male, amici miei, perchè siamo nati in alto, siamo gente cresciuta nel silenzio, domiamo cavalli, marchiamo buoi e pecore, dissodiamo campi temprandoci al gelo di Gennaio e al sole di Agosto.
Sbaglia chi crede che questo fiume c’è lontano!
Vi domandiamo: da dove nasce se non dai nostri monti?

A Montore la Grotta la Vittoria, a San Lorenzo la Gloria!